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22 febbraio 2024

Riciclo imballaggi in plastica: gli ultimi dati sul riciclo in Italia

Un'analisi dei dati di riciclo degli imballaggi in plastica in Italia secondo il rapporto di Corepla

Il riciclo degli imballaggi in plastica è diventato un aspetto sempre più importante negli ultimi anni, non solo per ridurre l’impatto sull’ambiente, ma anche per evitare sprechi di risorse e promuovere comportamenti più sostenibili. La pratica del riciclo, infatti, non è solo necessaria per ridurre l'inquinamento e le emissioni di CO2, ma rappresenta anche un'opportunità per preservare le risorse naturali e promuovere un'economia circolare

Attraverso il riciclo è possibile trasformare i rifiuti in nuovi prodotti, ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche o dispersi nell'ambiente, e adottare quindi un modello di sviluppo più sostenibile.

In Italia, il riciclo degli imballaggi in plastica è un'attività in costante crescita, grazie all'incremento della consapevolezza ambientale e all'implementazione di politiche volte a favorire questa pratica. Il Paese segue le direttive europee sulla gestione dei rifiuti, che mirano a ridurre l'impatto ambientale della plastica, promuovendo il suo corretto smaltimento. Una volta raggiunto il fine vita, gli imballaggi vengono raccolti, separati e trattati per rientrare nel ciclo produttivo come materie prime secondarie.


Per avere un panoramica più completa, vediamo a che punto siamo con il riciclo degli imballaggi in plastica in Italia e i dati più recenti trasmessi da Corepla, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, nel suo ultimo Rapporto di sostenibilità.

Raccolta e riciclo della plastica: i dati di Corepla

In Italia sono presenti numerose iniziative e consorzi dedicati al riciclo della plastica. Corepla opera nell’ambito del sistema di gestione dei rifiuti coordinato dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e lavora in collaborazione con aziende e Comuni per ottimizzare la raccolta degli imballaggi in plastica sul territorio italiano, con l’obiettivo di migliorare i processi di recupero e riciclo. 


Nel suo ultimo Rapporto di Sostenibilità del 2022, Corepla ha fornito dati incoraggianti e dettagliati sulla raccolta e il riciclo degli imballaggi in plastica in Italia. Il rapporto evidenzia un aumento sostanziale della raccolta differenziata degli imballaggi, segno di una crescente consapevolezza ambientale tra i cittadini e di un miglioramento delle infrastrutture di raccolta. 

Nel corso del 2022 il quantitativo di imballaggi immessi al consumo sul territorio italiano è stato pari a 1.871.218 tonnellate (+ 0,5 % rispetto al 2012). Di questi rifiuti di imballaggi in plastica, quelli raccolti da Corepla ammontano a 1.166.479 tonnellate, di cui 727.481 avviate a riciclo (+ 0, 73% rispetto all’anno precedente) e pari al 69% del materiale plastico avviato a riciclo sul territorio nazionale. 


La maggior parte dei rifiuti di imballaggi in plastica riciclati da Corepla sono provenienti dalla raccolta differenziata urbana (692.684 tonnellate), mentre una percentuale minore deriva da piattaforme dedicate del settore Commercio & Industria (quindi di origine non domestica). Inoltre, tramite il recupero energetico, nel 2022 è stato possibile valorizzare, attraverso la produzione di energia e calore, 437.854 tonnellate di imballaggi

Sempre secondo i dati trasmessi da Corepla, nel 2022 il riciclo dei rifiuti di imballaggi ha permesso di risparmiare sulla materia prima vergine necessaria a produrre nuova plastica per un totale di 523.789 tonnellate, cioè l’equivalente che servirebbe per produrre 11 miliardi di flaconi per detersivi da 1 litro. Inoltre, dal momento che il riciclo della plastica richiede meno energia rispetto a quella necessaria per la produzione di plastica vergine, è stato ottenuto un risparmio energetico pari a 10.946 Gwh, che corrisponde a circa il 2,5% della produzione annua di energia primaria in Italia. 


Il recupero di oltre 1 milione di tonnellate di rifiuti di imballaggi in plastica ha anche consentito un risparmio in volume, in termini di discarica evitata, di 35.653.977 m3, pari a 29, 4 discariche di media dimensione (equivalenti a 37, 5 volte il volume del Colosseo) e ha evitato 885.406 tonnellate di emissioni di CO2 (pari a 1024 voli andata e ritorno Roma-Tokyo). 

Azioni e iniziative per incrementare il riciclo degli imballaggi in plastica

I dati trasmessi da Corepla sul riciclo degli imballaggi in plastica offrono un quadro dettagliato dello stato attuale e delle sfide future in Italia. Queste cifre non solo riflettono la quantità di plastica raccolta e riciclata ma anche l'efficienza dei processi e la qualità del materiale riciclato. L'analisi di questi dati è fondamentale per identificare le aree di miglioramento e pianificare azioni efficaci per incrementare la quantità di plastica riciclata e perfezionare i processi di riciclo. 


Un obiettivo per i prossimi anni è quello di potenziare le infrastrutture dedicate alla raccolta differenziata. Questo può includere l'installazione di più punti di raccolta accessibili e la sensibilizzazione su come separare correttamente i vari tipi di plastica, ma anche l’investimento in tecnologie di riciclo più avanzate per incrementare la capacità di trattare diversi tipi di plastica, migliorando quindi la qualità del materiale riciclato e riducendo i costi. 


La promozione di iniziative rivolte alla formazione e alla sensibilizzazione sui temi del riciclo sono altri aspetti essenziali: programmi educativi rivolti ai cittadini, alle scuole e alle aziende possono migliorare la qualità della raccolta differenziata, riducendo la contaminazione del materiale riciclabile e aumentando il tasso di riciclo. Anche le aziende produttrici di imballaggi in plastica avranno un ruolo fondamentale nel rendere più sostenibile il ciclo di vita degli imballaggi in plastica, ad esempio prediligendo la produzione di imballaggi realizzati con materiale riciclato post-consumo e adottando strategie e pratiche più sostenibili lungo tutta la catena produttiva.

Il contributo di Plastisac per favorire il riciclo degli imballaggi in plastica

L’attenzione all’ambiente e la promozione di un modello di economia circolare sono da sempre al centro della visione di Plastisac, che, nel corso degli anni, ha innovato costantemente le proprie tecnologie per garantire la produzione di imballaggi in polietilene a basso impatto ambientale

L’azienda ha inoltre avviato una partnership strategica con un consorzio per la raccolta e la gestione dei rifiuti in polietilene su scala nazionale con l’obiettivo di migliorare significativamente l'efficienza nel recupero dei rifiuti, ponendo le basi per un sistema di riciclo più efficace e capillare. L'iniziativa rappresenta un passo importante verso l'obiettivo di sviluppare, nel medio-lungo periodo e in collaborazione con clienti e fornitori, imballaggi sempre più green, realizzati con polietilene riciclato post-consumo

Al centro di questo progetto vi è l'implementazione della metodologia del riciclo meccanico. Questa tecnica prevede la lavorazione meccanica dei rifiuti di imballaggi in plastica raccolti per trasformarli in materia prima secondaria per la realizzazione di nuovi prodotti. Tale approccio non solo contribuisce a ridurre il bisogno di materie prime vergini ma promuove anche un ciclo di vita più sostenibile per i prodotti in plastica, controllando la gestione dei rifiuti in modo che non vadano dispersi nell’ambiente. 


Tramite queste iniziative Plastisac non solo si impegna a ridurre l'impatto ambientale della propria produzione, ma vuole porsi anche  come promotrice di un cambiamento nel settore, incoraggiando clienti e fornitori a partecipare attivamente a un modello di economia circolare. 

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