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29 novembre 2017

Nuove norme per sacchetti di plastica bio

A partire dal 1° gennaio 2018 saranno ammesse solo borse biodegradabili e compostabili con particolari caratteristiche

Con il decreto legge “Mezzogiorno” del 3 agosto 2017, si sono definite le nuove norme relative all’utilizzo di borse di plastica. Oltre a confermare quanto presente nella legge precedente, è stato implementato l’articolo 218, nel quale sono presenti le definizioni di sacchetti di plastica biodegradabili e compostabili.

Fra gli oggetti della disciplina, sono state inserite anche le borse con o senza manici, le quali dovranno essere fornite ai consumatori a pagamento. Si tratta, quindi, di imballaggi “terziari” o per il trasporto, i quali possono essere suddivisi nelle seguenti sottocategorie:

  • Buste leggere, con spessore inferiore a 50 micron
  • Buste ultraleggere, con spessore inferiore a 15 micron

Tutto invariato, invece, per le buste oxo-degradabili, per le quali si era già legiferato con il Dlgs 152/2006.

L’articolo 9-bis del Dl 91/2017 "Mezzogiorno", nello specifico, come convertito dalla legge 3 agosto 2017, definisce le nuove norme sulle borse di plastica leggere, specificandone alcuni requisiti. A partire dal 1° gennaio 2018, dunque, gli shopper dovranno essere conformi non solo allo standard internazionale UNI EN 13432 (biodegradabili e compostabili), recepito con la norma nazionale Uni En 13432:2002, ma avere anche le proprietà seguenti:

  • Essere realizzate con un quantitativo di materia prima rinnovabile di almeno il 40% (che diventerà il 50% dal 2020 e poi 60% dal 2021);
  • Disporre dell’idoneità per uso alimentare;
  • Essere cedute esclusivamente a pagamento (il prezzo di vendita dovrà essere registrato nello scontrino)

La certificazione del contenuto di materia prima rinnovabile avviene grazie a Organismi accreditati che rilevano la percentuale minima dei materiali a base biologica presenti all’interno dei sacchetti, utilizzando lo standard di determinazione UNI CEN/TS 16640.

Il provvedimento mira a conseguire una riduzione della commercializzazione di tutte le altre tipologie di borse in plastica leggere e ultraleggere e, così, ridurre l’impatto ambientale di questo tipo di produzioni industriali. Chi non si atterrà al nuovo decreto, o applicherà segni elusivi sui propri prodotti, incomberà, inoltre, in ingenti sanzioni economiche.

Plastisac è sempre attenta a rispettare le ultime normative riguardanti le varie tipologie di imballaggi. A dimostrazione di questo impegno, ha già ottenuto da tempo l’idoneità per uso alimentare, prevista dal nuovo decreto, e ha attuato un percorso di rinnovamento aziendale, il quale prevede l’utilizzo di una maggiore percentuale di materiali rinnovabili per sacchetti e shopper sempre più “green”.

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