La storia della plastica è segnata, negli anni successivi, da altre importanti tappe, come la scoperta dei processi di produzione del PVC e del cellophane, ma è a partire dagli anni ‘20 e ‘30 del Novecento che viene creata una vera e propria industria moderna della plastica con l’introduzione di nuove tecniche di lavorazione e di stampaggio:
- nel 1933 viene inventato il polietilene;
- nel 1938 nasce il nylon (poliammide), una fibra sintetica utilizzata principalmente nel settore tessile;
- nel 1941 viene brevettato il polietilene tereftalato (PET), impiegato soprattutto per la produzione di fibre tessili artificiali e, successivamente, per l’imballaggio alimentare;
- nel 1954 Giulio Natta inventa il polipropilene isotattico, che negli anni successivi verrà utilizzato sempre di più per la produzione di oggetti di uso domestico.
Gli anni ‘60 vedono la definitiva affermazione delle materie plastiche come materiali indispensabili e sempre più diffusi nella vita di tutti i giorni. Grazie allo sviluppo dei cosiddetti “tecnopolimeri”, come il polimetilpentene, perfettamente trasparente e resistente alla sterilizzazione, o le poliimmidi, resine termoindurenti inalterabili anche ad elevate temperature, le plastiche trovano poi applicazione anche in campo medico, nell’industria automobilistica, meccanica e degli elettrodomestici.