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08 settembre 2022

I sistemi di tracciabilità per i sacchetti: qual è il migliore?

Sistemi di tracciabilità per sacchetti per una gestione smart dei rifiuti

Un corretto sistema di tracciabilità dei rifiuti, dalla raccolta presso le abitazioni fino al loro smaltimento, è fondamentale per ottimizzare e semplificare i processi di raccolta differenziata e ottenere dati esatti e precisi per una gestione smart dei rifiuti. Grazie ai sistemi di tracciabilità, infatti, è possibile controllare e gestire in modo semplice e rapido l’intero processo di raccolta e smaltimento: dal conferimento ai singoli utenti all’identificazione dei sacchetti al momento del prelievo, fino alla trasmissione e verifica dei dati da parte del Comune o dell’ente che gestisce il servizio per garantire un’equa tariffazione ad ogni utente.

I sistemi di tracciabilità applicabili ai sacchetti in polietilene per la raccolta differenziata dei rifiuti sono principalmente due: il tag RFID o la stampa di un Barcode o QR Code

Ma come funzionano, nello specifico, questi sistemi di tracciamento? E quali sono i più indicati a seconda del tipo di applicazione? Scopriamolo insieme! 

Cosa sono i sistemi di tracciabilità?

In generale, con “sistema di tracciabilità” si intende un sistema che consente di identificare e tracciare tutte le informazioni e le componenti coinvolte in un processo produttivo, dalle fasi iniziali fino alla successiva lavorazione, trasformazione e commercializzazione di un prodotto. Grazie ai sistemi di tracciabilità è quindi possibile monitorare ogni fase della produzione di un bene o di un servizio, dalla raccolta delle materie prime alla consegna del prodotto finito al cliente. Non solo: i sistemi di tracciabilità consentono anche di raccogliere dati preziosi per l'analisi e il miglioramento dei processi produttivi e, nel caso dei sacchetti dei rifiuti, possono essere utili per migliorare i sistemi di raccolta e smaltimento. 


La tracciabilità può essere garantita da un codice a barre o QR Code applicati direttamente ai prodotti oppure da altre tecnologie, come il sistema di tracciamento tramite tag RFID. Vediamo nello specifico in cosa consistono e come funzionano. 

Come funziona la tecnologia RFID

La tecnologia RFID (acronimo di Radio Frequency Identification) è uno dei sistemi più utilizzati per la tracciabilità e gestione smart dei rifiuti. Grazie a questa tecnologia, infatti, è possibile memorizzare i dati su delle targhette, chiamate tag o transponder, che possono essere lette o scritte da specifici lettori a radiofrequenza. Nei tag possono essere memorizzate tutte le informazioni utili all’utente e, grazie all’utilizzo di apposite antenne che sono in grado di trasmettere il segnale, il sistema di lettura/scrittura può funzionare anche a distanza


Nel sistema di raccolta dei rifiuti che utilizzano tag RFID e lettori RFID, in particolare, un piccolo chip viene posto sui sacchetti della spazzatura così da identificare in modo univoco ogni utente:

  • al momento della consegna i sacchetti vengono associati con l’utente che usufruisce del servizio; 
  • durante la raccolta il tag RFID viene identificato e letto da un apposito sistema di lettura; 
  • tramite un apposito software è possibile gestire in modo automatico tutte le fasi di verifica, associazione ed elaborazione dei dati. 

Perché scegliere i sacchetti dei rifiuti con tag RFID?

L’utilizzo della tecnologia RFID offre numerosi vantaggi per il sistema di raccolta dei rifiuti perché il tag, applicato direttamente sui sacchetti, assicura una lettura automatica, velocizzando e semplificando i processi di rilevazione e controllo degli operatori e permettendo quindi un sistema di tariffazione preciso e puntuale, basato sul numero effettivo dei ritiri (soprattutto per i rifiuti non riciclabili come il secco residuo).

Oltre a velocizzare e migliorare i processi di raccolta dei rifiuti da parte degli operatori, l’utilizzo di sacchetti con tag RFID può essere utile anche per sensibilizzare i cittadini ad una raccolta differenziata più attenta e consapevole. Un calcolo preciso della tassa sui rifiuti, infatti, può essere un incentivo per una maggiore selezione e una significativa riduzione delle quantità di materiali smaltiti, ottenendo così un risparmio in termini di costi. A questo si aggiunge anche un vantaggio economico per gli enti incaricati della raccolta dei rifiuti perché l’utilizzo della tecnologia RFID e la semplificazione dei processi di raccolta consentono di ridurre i costi legati al personale.

Barcode e QR Code: cosa sono e come si leggono

Il Barcode, o codice a barre, è uno dei sistemi di tracciabilità e identificazione più diffusi e utilizzati. Formato da una sequenza alternata di barre di diverso spessore, viene usato soprattutto nella GDO per identificare i prodotti finiti, che saranno poi acquistati dai consumatori. Le barre codificano tredici cifre che specificano diverse caratteristiche dei prodotti, come la nazionalità del produttore, la tipologia di prodotto, la marca e il prezzo. Il codice viene letto da appositi lettori scanner e, affinché il processo di lettura vada a buon fine, deve essere integro e ben visibile. 

 

Il QR Code, invece, è un codice a barre bidimensionale di forma quadrata, costituito da diversi moduli di colore nero su sfondo bianco, utilizzato principalmente per l’archiviazione di informazioni e dati. Un solo codice, infatti, può arrivare a contenere migliaia di caratteri numerici e alfanumerici.

Il suo nome, che deriva dal termine inglese “Quick Response Code” (cioè “Codice a risposta rapida”) sottolinea l’estrema rapidità con cui il codice è in grado di fornire informazioni, che possono essere decodificate attraverso dispositivi mobili.

 

Per leggere un codice QR è sufficiente inquadrare il codice con uno smartphone, tablet o un apposito lettore per essere subito reindirizzati alle informazioni desiderate (ad esempio quelle riguardanti un prodotto). Rispetto al Barcode, il QR Code può immagazzinare una quantità maggiore di dati: un codice può contenere infatti fino a 7.089 caratteri numerici e 4.296 caratteri alfanumerici. Rispetto ai codici monodimensionali, inoltre, il codice QR Code può essere letto anche se stinto o graffiato. 

Barcode e QR Code per sacchetti dei rifiuti: caratteristiche e vantaggi

Grazie alla loro capacità di immagazzinare grandi quantità di dati, Barcode e QR Code possono offrire diversi vantaggi e consentire una gestione più rapida e puntuale dei sistemi di raccolta dei rifiuti. I sistemi con barcode e QR Code, infatti, sono utilissimi per la tracciabilità dei sacchetti o del relativo contenuto, perché permettono di garantire lo stesso sistema del tag RFID, ma con costi inferiori.

Al contrario della tecnologia RFID, però, richiedono l’operazione di rilevazione manuale da parte di un operatore: questo comporta maggiori costi operativi e un allungamento dei tempi di controllo e raccolta. 

L’applicazione della stampa di barcode/QR Code direttamente sui sacchetti permette di renderli riciclabili al 100%: i sacchetti tracciabili con QR Code possono essere quindi utilizzati per la raccolta differenziata della plastica. 

L’utilizzo di QR Code permette di tracciare non solo i sacchetti destinati alla raccolta dei rifiuti ma qualsiasi imballaggio, come film in bobina, buste e sacchetti in HPDPE/LDPE o sacchetti idonei al contatto alimentare. Infatti, oltre al settore della raccolta dei rifiuti, questo sistema di tracciabilità può offrire diversi vantaggi alle aziende per tracciare lotti di prodotti e controllarne al meglio lo sviluppo nei processi produttivi.


Plastisac ha studiato soluzioni innovative per la tracciabilità di sacchetti e imballaggi in polietilene tramite tag RFID, Barcode o QR Code. Se hai bisogno di maggiori informazioni sui sistemi di tracciabilità proposti, contattaci! Il nostro staff è a completa disposizione per consigliarti le soluzioni migliori e più adatte alle tue esigenze. 

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